La Biblioteca circolante di Cosimo Argentieri |
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![]() Tra la seconda metà dell'Ottocento ed i primi decenni del Novecento si svilupparono in Italia le biblioteche circolanti. Si tratta di un'esperienza che si inserisce all'interno della storia delle biblioteche popolari che erano nate con l'obiettivo di diffondere la cultura presso tutte le classi sociali.
Nel panorama culturale della città di Latiano, la “biblioteca circolante” promossa da C. Argentieri rappresentò una vera novità nella promozione della cultura.
Nei paesi limitrofi a Latiano (Mesagne, Oria, Ostuni) le biblioteche pubbliche sono nate intorno a nuclei librari di biblioteche ecclesiastiche.
In questo ambito, Latiano presenta invece uno sviluppo istituzionale diverso. Nulla è confluito nel patrimonio librario civico della raccolta documentaria esistente presso il Convento dei Domenicani annesso alla Chiesa del Rosario né delle biblioteche private di Vincenzo Maria Imperiali, dell’Arciprete Spagnolo o del giureconsulto D’Electis e della sua famiglia che è confluita nella Biblioteca Provinciale “N. Bernardini” di Lecce. Nel panorama culturale della città di Latiano, molto importante, agli inizi del secolo, è stata invece l’opera di Cosimo Argentieri, sindaco di Latiano dal 1914 al 1918, che ebbe l’idea di fondare una prima biblioteca pubblica. La “biblioteca circolante” promossa da C. Argentieri rappresentò una vera novità nella promozione della cultura di una piccola comunità del Sud, nonostante il ridotto numero di testi che il fondatore mise a disposizione dei cittadini. Di quella biblioteca sono stati recuperati dalla Biblioteca Civica 384 volumi, in gran parte testi di letteratura italiana e latina, di storia, dalla fondazione di Roma fino al 1910, di matematica, di diritto penale ed internazionale nonché opere di carattere ascetico e a contenuto religioso. C. Argentieri morì nel 1922 a soli 39 anni e la sua biblioteca, donata al Comune, rimase inattiva per lungo tempo.
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